
Alessandro Baciocchi
Assente Mutti, era il n°1 fra i presenti. Leader in campo e fuori, non lascia nulla agli avversari nei due giorni di gara. Nei momenti più difficili, soprattutto nei doppi contro il Veneto, fa la differenza. In semifinale e finale mostra maggiore concentrazione e continuità di gioco, anche se ha sempre un bel margine sui rivali.
Simone Cerza
Un venerdì da dimenticare, un sabato da incorniciare. Dopo le deludenti prestazioni nel girone, in semifinale e finale ritrova se stesso, mostra tutto il suo valore e da alla squadra un margine di sicurezza e tranquillità che rende tutto più facile. Bene nei doppi.
Giulia Ghigi
Ha voglia di vincere questa Coppa e si vede. Gioca con buona continuità e lucidità tattica, perde inaspettatamente contro la De Monte, ma la sconfitta le fa bene. Contribuisce nel doppio misto facendo sempre la sua parte. In finale, contro la Valer regala due set superbi, facendo vedere cose che normalmente non sono nel suo repertorio.
Michele Candelori
Alla sua prima esperienza, è sempre pronto quando viene schierato in campo. Gioca con giudizio e lucidità sia nel singolo che nei doppi, dove si dimostra subito a suo agio, tanto da farmi venire l’imbarazzo del dubbio se schierarlo anche nelle gare del sabato, cioè semifinale e finale. Ha personalità e mezzi per dare un contributo importante nei prossimi due anni alla rappresentativa regionale.
ALLA FORTUNA La Dea bendata non ci è stata sicuramente contraria: il sorteggio nel girone è stato molto buono, gli abbinamenti in semifinale e finale con le squadre a noi più congeniali, evitando Alto Adige e Campania contro le quali avremmo sicuramente rischiato qualcosa in più.
AL “CAMPO-BASE” Mai come quest’anno c’è stato tanto seguito da parte di molte persone rimaste fisicamente lontane da Molfetta ma che hanno fatto sentire la loro partecipazione e trepidazione, cominciando ovviamente dai genitori dei ragazzi, da alcuni compagni ed ex-compagni di squadra, per arrivare al Presidente regionale Fabio Peccini, a Zefferino Mancini, Alessandro Baglioni, Mauro Cerquiglini e Paolo Carloni, solo per citare i più coinvolti.
ALLA LINEA VERDE che continua a guadagnare spazio in tutta la Regione, con un numero crescente di giovanissimi atleti che si dedicano al nostro sport. Dopo anni di grigiore, si è cominciato a vedere qualche cosa di importante a Città di Castello, con il quartetto A. Carloni -Coltrioli - G. Baglioni - Ghigi; subito dopo arrivano segnali da Perugia, con i fratelli Baciocchi a guidare un gruppo giovanile molto numeroso, poi la rinascita del vivaio ternano (tra questi i fratelli Cerza e Candelori, oltre al settore femminile sempre vivo), e l’arrivo nelle competizioni regionali e nazionali di giovani promesse di Marsciano e San Giustino, che in queste ultime due stagioni si stanno ritagliando spazi sempre più importanti. Tutto questo, ovviamente, è il frutto del lavoro appassionato di molti tecnici, che hanno contribuito a far crescere i ragazzi, e dei dirigenti delle società coinvolte, che hanno creato e mantenuto le condizioni per arrivare a questa situazione.
ALLA MIA FAMIGLIA che mi permette di vivere la mia passione sportiva con grande libertà e fa fronte alle mie ripetute assenze adattandosi di volta in volta alle esigenze, senza farmi pesare eccessivamente l’antieconomicità di queste scelte, perché di certo, almeno nella situazione attuale, non ci si arricchisce col tennistavolo.
Un venerdì da dimenticare, un sabato da incorniciare. Dopo le deludenti prestazioni nel girone, in semifinale e finale ritrova se stesso, mostra tutto il suo valore e da alla squadra un margine di sicurezza e tranquillità che rende tutto più facile. Bene nei doppi.
Giulia Ghigi
Ha voglia di vincere questa Coppa e si vede. Gioca con buona continuità e lucidità tattica, perde inaspettatamente contro la De Monte, ma la sconfitta le fa bene. Contribuisce nel doppio misto facendo sempre la sua parte. In finale, contro la Valer regala due set superbi, facendo vedere cose che normalmente non sono nel suo repertorio.
Michele Candelori
Alla sua prima esperienza, è sempre pronto quando viene schierato in campo. Gioca con giudizio e lucidità sia nel singolo che nei doppi, dove si dimostra subito a suo agio, tanto da farmi venire l’imbarazzo del dubbio se schierarlo anche nelle gare del sabato, cioè semifinale e finale. Ha personalità e mezzi per dare un contributo importante nei prossimi due anni alla rappresentativa regionale.
Ringraziamenti
ALLA SQUADRA Giocare da favoriti non è facile, ma il trio titolare Baciocchi-Cerza-Ghigi ha dimostrato grande maturità, unita a valori tecnico-tattici eccellenti. Hanno saputo cambiare marcia quando serviva, e voluto fortemente la vittoria finale. Candelori ha debuttato molto bene, dimostrando che le prospettive dell’immediato futuro sono comunque interessanti anche se quest’anno si chiude un ciclo importante, durato 4-5 anni.ALLA FORTUNA La Dea bendata non ci è stata sicuramente contraria: il sorteggio nel girone è stato molto buono, gli abbinamenti in semifinale e finale con le squadre a noi più congeniali, evitando Alto Adige e Campania contro le quali avremmo sicuramente rischiato qualcosa in più.
AL “CAMPO-BASE” Mai come quest’anno c’è stato tanto seguito da parte di molte persone rimaste fisicamente lontane da Molfetta ma che hanno fatto sentire la loro partecipazione e trepidazione, cominciando ovviamente dai genitori dei ragazzi, da alcuni compagni ed ex-compagni di squadra, per arrivare al Presidente regionale Fabio Peccini, a Zefferino Mancini, Alessandro Baglioni, Mauro Cerquiglini e Paolo Carloni, solo per citare i più coinvolti.
ALLA LINEA VERDE che continua a guadagnare spazio in tutta la Regione, con un numero crescente di giovanissimi atleti che si dedicano al nostro sport. Dopo anni di grigiore, si è cominciato a vedere qualche cosa di importante a Città di Castello, con il quartetto A. Carloni -Coltrioli - G. Baglioni - Ghigi; subito dopo arrivano segnali da Perugia, con i fratelli Baciocchi a guidare un gruppo giovanile molto numeroso, poi la rinascita del vivaio ternano (tra questi i fratelli Cerza e Candelori, oltre al settore femminile sempre vivo), e l’arrivo nelle competizioni regionali e nazionali di giovani promesse di Marsciano e San Giustino, che in queste ultime due stagioni si stanno ritagliando spazi sempre più importanti. Tutto questo, ovviamente, è il frutto del lavoro appassionato di molti tecnici, che hanno contribuito a far crescere i ragazzi, e dei dirigenti delle società coinvolte, che hanno creato e mantenuto le condizioni per arrivare a questa situazione.
ALLA MIA FAMIGLIA che mi permette di vivere la mia passione sportiva con grande libertà e fa fronte alle mie ripetute assenze adattandosi di volta in volta alle esigenze, senza farmi pesare eccessivamente l’antieconomicità di queste scelte, perché di certo, almeno nella situazione attuale, non ci si arricchisce col tennistavolo.
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